Questi semi rosso bruno, lunghi 4-5 mm, coadiuvano la defecazione.
Ideali nei casi di stipsi: i semi di lino, infatti, a contatto con l'acqua nello stomaco, formano una sorta di mucillagine che ammorbidisce le feci e ne aumenta il volume.
Un incremento che stimola la peristalsi, cioè l'espulsione delle feci da parte dell'intestino.
Essendo, più che un lassativo, un emoliente, una sorta di facilitatore per il passaggio delle feci, può essere utilizzato con frequenza.
Aiuta anche disinfiammare le mucose irritate, magari dall'uso di troppi lassativi.
Modalità d'uso
Si consigliano due ricette per l'assunzione dei semi di lino:
1) Prendere 4 o 5 cucchiaini da tè di semi, spezzettarli, lasciarli in ammollo per venti minnuti, filtrare la bevanda e berla.
2) Per coloro che sono a dieta, ingerire un paio di cucchiai di semi e, di seguito, bere uno o due bicchieri di acqua.
I semi transiteranno nell'intestino aumentando di volume e rilasciando le sostanze emollienti, ma usciranno ancora interi.
Così i grassi di cui sono ricchi non verranno assorbiti dall'intestino.
Avvertenze
I semi di lino non hanno interazioni con altri farmaci.
Il principale effetto collaterale è una possibile flatulenza.
Gli esperti consigliano però di non utilizzarli sui bambini di meno di sei anni e quando si soffre di occlusione intestinale e restringimento dell'esofago.
Formato
Confezione da 200 g.
Cod. VZAL012